SANTENA - Era la notte tra sabato 5 e domenica 6 novembre di trent'anni fa. Pioveva su tutto il Piemonte da 48 ore con l’intensità di un temporale estivo, che sembrava non finire mai e con picchi di precipitazione sino a 50 millimetri d’acqua l’ora. Il Tanaro, il Belbo e il Po iniziarono a rompere gli argini, con portate che hanno un tempo di ritorno plurisecolare. Mentre il Tanaro devastava il territorio da Ormea ad Alessandria, passando per Clavesana, Alba ed Asti, Torino e la sua provincia vivevano momenti altrettanto drammatici. Fiumi, torrenti e riali gonfi che traboccavano, acque violente come non mai e un evento disastroso: il crollo dell’ottocentesco ponte di Chivasso dell’ANAS, sostituito nelle settimane seguenti da un servizio di traghetto per i cittadini e poi da un ponte Bailey provvisorio, costruito dal Genio militare in collaborazione e in coordinamento con la Provincia di Torino, che ne assunse la gestione. In quelle ore il Po e il Sangone allagarono ampie zone di Moncalieri e di Nichelino, mentre a Santena il torrente Banna ruppe gli argini allagando il paese e provocando lutti e danni ingenti.
Da venerdì 8 a domenica 17 novembre il Comune di Santena, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città metropolitana di Torino, organizza invece una serie di eventi per commemorare l’alluvione, promuovere la cultura della prevenzione e riflettere sulle scelte che hanno trasformato il territorio. Venerdì 8 sarà attivato il Centro Operativo Comunale nella scuola Falcone-Borsellino e si terrà una prova di evacuazione dell’istituto, organizzata con il supporto del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile e sotto la supervisione del disaster manager Gianfranco Messina. Alle 11,30 le autorità locali, le istituzioni e le associazioni locali offriranno i loro saluti e ringraziamenti, sottolineando l'importanza di tenere viva la memoria di quella tragedia e di rafforzare la prevenzione che, grazie ai lavori eseguiti nel torrente Banna, ha consentito alla Città di Santena di uscire dall’elenco delle zone a forte rischio idrogeologico. La giornata proseguirà alle 20,30 nell’aula magna della scuola Falcone-Borsellino, dove verrà proiettato il video “Santena, storia di una calamità trasformata in opportunità”, che racconta le vicende di coloro che hanno vissuto l'alluvione e come la comunità ha reagito, trasformando una catastrofe in un'occasione di rinascita. La proiezione sarà seguita da un convegno tecnico con i professionisti che hanno coordinato le opere di ricostruzione e gli ex amministratori comunali protagonisti delle scelte politiche e strategiche per la ripresa del territorio.
Sabato 9 novembre la sala consiliare del Municipio ospiterà alle 17 la presentazione del nuovo portale www.collinare.org, dedicato alla valorizzazione dell'archivio storico del Comune di Santena. Alle 18,30 sarà celebrata una Messa nella chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo, in cui verranno ricordati i volontari e le autorità di Protezione Civile che hanno dato il loro contributo nell’ultimo trentennio. La serata si concluderà nell’aula magna della scuola Falcone-Borsellino con la presentazione del nuovo libro di Carlo Smeriglio intitolato “Il Banna e il suo bacino-Storia del territorio, memoria e immagini”. Sabato 16 e domenica 17 novembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 nella sala consiliare del Municipio sarà visitabile la mostra “Dopo l’acqua c’è la vita”, curata dal Gruppo Radio Emergenza Santena e dall’associazione Le Radici La Memoria, che documenteranno la rinascita del territorio dopo l’alluvione del 1994 con fotografie e testimonianze dell’epoca.