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CANDIOLO - Curare sempre più persone e farlo sempre meglio: questo è l’obiettivo che guida da sempre la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, e mai come oggi trova riscontro negli investimenti fatti negli ultimi anni e nei progetti futuri. All’Istituto di Candiolo è entrata ieri in funzione, con il primo paziente trattato, una nuova Tac di ultima generazione, in grado ottenere immagini ancora più precise e dettagliate, fondamentali per una diagnosi precoce e per il monitoraggio dell’efficacia dei trattamenti. Inoltre, grazie alla sua tecnologia avanzata, ridurrà i tempi di scansione e l’esposizione dei pazienti alle radiazioni.

Un investimento di circa 2,5 milioni di euro da parte della Fondazione, parte di un ampio piano di innovazione tecnologica da oltre 25 milioni, reso possibile grazie al sostegno di donatori, aziende e istituzioni. Un impegno concreto per potenziare i reparti di Radiologia, Radioterapia e Medicina Nucleare dell’Istituto di Candiolo - IRCCS, garantendo diagnosi sempre più accurate e trattamenti sempre più efficaci.

«Vogliamo dotare i nostri medici e i nostri ricercatori delle migliori strumentazioni disponibili sul mercato, fornendo così diagnosi più veloci e cure sempre più efficaci. Noi non ci fermiamo, continuiamo nella nostra missione. Lo dobbiamo a chi ha sempre creduto in noi e quotidianamente ci sostiene. Lo dobbiamo a questa fantastica comunità». Con queste parole, Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, ribadisce il nostro impegno per un futuro in cui la ricerca non si ferma. «Grazie alla vostra generosità, possiamo continuare a migliorare la diagnosi e le cure oncologiche».