La protesi fonatoria, strumento che permette ai pazienti con problemi alle corde vocali di parlare normalmente, costituisce oggi il miglior metodo per il ripristino della voce in un paziente operato alla laringe. E all'ospedale Santa Croce di Moncalieri, oggi, si rivolgono o vengono inviati molti pazienti piemontesi o provenienti da altre regioni per questo tipo di cura, permettendo al reparto di diventare un punto di riferimento nazionale.

«Al Santa Croce risolviamo casi complessi che si rivolgono a noi per riottenere la voce dopo l’intervento di laringectomia totale – afferma il dottor Andrea Cavalot, direttore della struttura otorino laringoiatra del nosocomio moncalierese – , l’affinamento della tecnica d’impianto permette una prestazione che garantisce al paziente un ottimo recupero della voce. Il nostro centro costituisce un riferimento al quale si rivolgono direttamente pazienti o colleghi per la soluzione e gestione delle complicanze Ogni anno passano dalla nostra struttura per la gestione di questa patologia oltre 500 soggetti».

 

Dal 1994 ad oggi la struttura diretta dal dottor Andrea Cavalot ha operato e gestito dopo interventi in altre sedi oltre 2000 pazienti con un successo del 97%, e divenendo il centro di riferimento nazionale. La protesi permette di veicolare l’aria necessaria per produrre il suono, dai polmoni alla faringe impedendo allo stesso tempo la fuoruscita di saliva, liquidi ed alimenti all’interno della trachea, che esporrebbero il paziente a rischi di polmonite da ingestione. La prima protesi viene applicata in regime di day surgery, e viene ovviamente fornita dalla struttura ospedaliera. Il meccanismo va incontro ad usura ed è necessaria la sua sostituzione a distanza di tempo in regime ambulatoriale con un impegno, per medici addestrati, di pochi secondi.