Lutto nel mondo del calcio che piange la scomparsa di Ernesto «Tino» Castano. Lo stimato difensore era nato il 2 maggio del 1939 a Cinisello Balsamo.

Uscito dalle fila dell’U.S. Balsamese è passato al Legnano, disputando il campionato di serie B nel campionato 1956/57; nel 1958 si è trasferito alla Triestina con la quale ha vinto il campionato di quell’anno; ha vestito tre volte la maglia della Nazionale B. In serie A, Castano ha militato nella Juventus dove si è aggiudicato tre scudetti 1959/60, 1960/61, 1966/67 e tre Coppe Italia 1958/59, 1959/60, 1964/65, disputando 295 partite e vestendo 7 volte la maglia della Nazionale A. Nel 1968 ha vinto con la Nazionale il titolo di Campione d’Europa, vittoria che gli valse il titolo di Cavaliere ricevuto dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Sul finire della carriera ha giocato per il Lanerossi Vicenza.

Difensore coraggioso, fisicamente prestante, dotato di un passo corto e rapido, giocava come terzino o libero dimostrando sempre grande sicurezza, fino a diventare anche il capitano della squadra: «Tanto è focoso e battagliero sul campo, tanto è pacifico e tranquillo nell'intimità familiare». Nel luglio del 1963 Hurrà Juventus descrive così il Castano privato. E nell'articolo si scopre che il diminutivo con il quale tutti lo chiamano è nato proprio in casa: «Mia madre è stata la prima a chiamarmi Tino...». 

Per ricordare l’83enne Castano, la Figc ha disposto un minuto di raccoglimento da osservare in occasione delle gare di campionato in programma nel fine settimana. I funerali si terranno sabato 7 gennaio 2023, alle 14, nella parrocchia Santa Maria della Scala di Moncalieri. Al termine la salma proseguirà alla volta di Robassomero, per la tumulazione nella tomba di famiglia. Tino Castano lascia la moglie Franca; i figli Stefania e Gianluca; il genero Gianluca; la nuora Patrizia; gli adorati nipoti Matteo, Chiara, Sonia e Laura.