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RIVALTA - C’erano anche rivaltesi, Elisabetta Mijno (bronzo nell'arco ricurvo open ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024) e Matteo Bonacina (4° posto nel tiro con l'arco misto compound) tra i 43 atleti piemontesi che hanno gareggiato ai Giochi di Parigi 2024 sono stati premiati da Regione Piemonte, Consiglio regionale del Piemonte, Città metropolitana e Città di Torino, Coni e Comitato italiano paralimpico nel corso di una cerimonia svoltasi a Casa Tennis, la cupola geodetica che ospita incontri e talk predisposta in occasione delle Nitto ATP Finals in piazza Castello. «Forza Elisabetta e Matteo, non vediamo l'ora di festeggiare altri successi!» hanno commentato dal comune di Rivalta di Torino.

A consegnare i riconoscimenti il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco, il sindaco della Città metropolitana e di Torino Stefano Lo Russo, gli assessori allo Sport della Regione Piemonte e della Città di Torino Marina Chiarelli e Domenico Carretta, il presidente del Comitato regionale Coni Piemonte Stefano Mossino e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Silvia Bruno. Ad ogni atleta sono stati donati una targa con la serigrafia “L‘Allegoria del Piemonte" dell’artista Ugo Nespolo con le firme dei presidenti Cirio e Nicco e del sindaco Lo Russo, una bandiera del Piemonte, una penna della Città di Torino e 2 pin della Regione Piemonte e della Città di Torino.

«Oggi Torino e il Piemonte sono sotto gli occhi del mondo e dello sport internazionale e per questo abbiamo deciso di approfittare di questa occasione per ringraziare gli atleti che hanno portato la nostra bandiera ai Giochi di Parigi di agosto e per premiarli qui a Casa Tennis - ha dichiarato il presidente Cirio - Questi atleti hanno reso grande lo sport italiano e ci ricordano ogni giorno i valori della passione, dell'impegno e dell'inclusione». «Questi campioni sono di tutti e dobbiamo essere orgogliosi di loro, sia perché portano i colori della nazione, sia perché quando salgono sul podio o si battono in gara con gli avversari diventano un simbolo, soprattutto per i più giovani che dal loro insegnamento possono trarre ispirazione - ha affermato l’assessore Chiarelli - Gli atleti sono i veri supereroi di oggi che si prendono meritatamente la scena dopo sacrifici e duro lavoro. Con l’esempio ci invitano a continuare a lottare di difronte alle avversità».